sabato 28 gennaio 2012

Il triangolo terapeutico

Al margine di ogni coppia vive il terzo. È il fidanzatino del liceo di cui ricordiamo ancora le mani, la cassiera carina, il bel professore con cui flirtiamo quando andiamo a prendere nostro figlio a scuola. Il terzo è il sorriso di un uomo sulla metropolitana. È la spogliarellista, la pornostar, la prostituta, anche se non l’abbiamo mai toccata. È quello su cui fantastichiamo facendo l’amore con nostro marito. È quella che puoi trovare sempre più spesso su internet. Reale o immaginato, incarnato o no, il terzo è il fulcro attorno al quale la coppia trova l’equilibrio. È la manifestazione del nostro desiderio verso ciò che è oltre confine. È il proibito. (L'intelligenza erotica)

giovedì 26 gennaio 2012

Sia innamorati che tossicodipendenti e alcolisti avvertono costantemente un senso di incompletezza, sono consapevoli dell’irrazionalità dei loro comportamenti, ma non riescono a modificarli. Inoltre, l’incontro con una persona da cui siamo attratti causa il rilascio nel cervello di feniletilamina, un composto simile all’anfetamina. L’abbandono invece causa un brusco abbassamento del suo livello, che provoca chimicamente una reazione molto simile alla crisi di astinenza di un tossicodipendente.

mercoledì 18 gennaio 2012

Ascoltarsi

E’ nel corpo che si annida tutto il nostro vissuto. Ed è per mezzo dell'ascolto delle sensazioni fisiche che possiamo integrare le esperienze dolorose del passato.

lunedì 16 gennaio 2012

Consapevolezza e conoscenza di sé

Ora è più che mai necessario un preciso richiamo alla consapevolezza, a un diverso rapporto con la realtà, superando la tendenza della mente a strutturare, sempre e comunque, il flusso dell’esistenza all’interno di ideologie, schemi e modelli prefissati, basati su condizionamenti imposti e su categorie limitanti apprese fin dall'infanzia.

sabato 14 gennaio 2012

Presenza consapevole







Evitare di dare qualsiasi definizione di noi stessi, a noi stessi e agli altri. Non importa come gli altri ci definiscono. Quando gli altri ci definiscono non fanno altro che limitare sé stessi, quindi è solo un loro problema. Ogni volta che interagiamo con gli altri , non siamo lì principalmente come un ruolo o per soddisfare le loro aspettative, ma come esseri presenti e consapevoli.

mercoledì 11 gennaio 2012

Se il bimbo ha paura del buio

Vi sono dei giochi che insegnano a esorcizzare la paura del buio. Potresti proporgli e insegnargli il nascondino o la mosca cieca. Regalagli un "amuleto" che lo faccia sentire protetto: per esempio se una femminuccia una bacchetta magica per un maschietto una spada laser.


martedì 10 gennaio 2012

Essere ciò che si è


Sin da bambini ci hanno inculcato che esistono degli standard ben precisi di bellezza. Che apparire è più importante che essere!  E a questi stereotipi abbiamo immolato il nostro corpo, costringendolo a rappresentare quello che propriamente non siamo, o non amiamo essere, impedendoci di vivere il nostro corpo con gioia e accettazione!

mercoledì 4 gennaio 2012

Unicità

Lei non era matta, era una creatura fatta in un momento cui Dio semplicemente non aveva voglia delle solite donne in serie, gli era venuta la vena poetica e l'aveva creata - Milena Augus

martedì 3 gennaio 2012

Maghi medium fattucchiere e negromanti


Attenzione, state alla larga da maghi medium fattucchiere e negromanti, possiedono un repertorio di tecniche per persuadere i loro clienti di possedere doti paranormali e di essere in grado di comunicare con gli spiriti dei defunti. Essi fanno leva sui meccanismi mentali degli essere umani, particolarmente su quelli che entrano in gioco quando si vive un lutto: rimorso e sensi di colpa depressione ritiro sociale, desiderio di contatto con lo scomparso, tendenza a illusioni e allucinazioni possono essere alimentati opportunamente o addirittura instillati apposta e produrre una profonda prostrazione che rende le persone dipendenti e suggestionabili. 
Nel caso del lutto, la persona colpita dalla perdita di una persona cara può essere convinta a ricorrerà a pratiche che impediscono il progressivo svincolamento dalla sofferenza, e rimanere nella fase di depressione oltre i limiti normali ( elaborazione del lutto), magari perchè le viene detto che "l'anima dello scomparso non è ancora purificata, o sta ancora soffrendo" o cose simili che alimentano i fisiologici sensi di colpa di chi ha perduto una persona amata.
In caso di stati di sofferenza psicologica (ma anche fisica) il mago può impedire il ricorso a figure professionali serie (medici psicologi) e indurre così peggioramenti della salute che a volte sono poi veramente difficili da correggere.

Per chi volesse approfondire l’argomento, un valido testo è: TECNICHE DI CONTROLLO MENTALE ( aut. Matteo Rampin ed. Aurelia, 2004 )